Marzamemi, il borgo più a sud d'Italia
Il nome deriva dall'arabo Marsà Al Hamem che significa Baia delle Tortore, in quanto la zona rappresenta luogo obbligato di passaggio dei piccoli volatili durante le migrazioni. Dal porto di Marzamemi, in passato, partivano anche navi che trasportavano grandi quantità di vino prodotto localmente verso i diversi porti della penisola. Al largo del Porto di Marzamemi, la vista del visitatore non può fare a meno di ammirare una piccola isoletta con al centro una villa di color rosso che quasi occupa tutto il perimetro dell'isola. Il suo nome è "Isola Piccola" ma è conosciuta anche con il nome di "Isolotto Brancati". L'Isola Piccola è di proprietà privata ed appartiene alla famiglia di Raffaele Brancati, un medico chirurgo di Pachino, il nome dell'isolotto deriva però dal nome dello scrittore e drammaturgo Vitaliano Brancati, di origine pachinese, che sembra abbia soggiornato proprio su quest'isola.

VENDICARI,
OASI FAUNISTICA
La riserva naturale orientata “Oasi Faunistica di Vendicari” è stata istituita nel 1984 dalla Regione Siciliana. Si trova precisamente tra Noto e Pachino (provincia di Siracusa) con un territorio che si estende per circa 1512 ettari. All’interno della riserva, vive indisturbato un intero ecosistema.
Frequentemente vi ritroverete davanti a paesaggi mozzafiato, vegetazione fitta che si apre improvvisamente a un mare cristallino, a spiagge lunghissime e dorate, che in poche centinaia di metri diventano rocce a strapiombo su un mare profondo. Dai capanni di osservazione potrete ammirare Fenicotteri, Aironi, Cicogne che sostano qui prima di raggiungere le mete migratorie definitive.
NOTO, capitale del barocco siciliano
Il significato del suo nome non è conosciuto, ma di certo c’è che ha origini pre-elleniche (il vecchio sito di Noto antica risale al III millennio a.c. e si pensa fosse chiamato Neas), mentre sappiamo con certezza che dai greci fu nominata Νέητον (Néēton), dai latini Netum ed infine dagli arabi Notus, da cui deriva il nome attuale e definitivo: Noto. Durante le varie dominazioni la Sicilia fu sempre suddivisa in aree amministrative, religiose e territoriali, che nel tempo subirono diversi cambiamenti e ampliamenti.

L'isola di
Capo Passero
L'isola di Capo Passero è una delle più incantevoli attrattive del siracusano assolutamente da non perdere. Si tratta di un'isolotto del mar Ionio venutasi a creare dopo la prima metà del XVIII secolo a causa di diverse correnti: prima era una penisola collegata alla terraferma da un istmo sabbioso. Quando c'è bassa marea l'Isola di Capo Passero è facilmente raggiungibile anche a piedi, altrimenti la si può raggiungere con qualsiasi tipo di imbarcazione, in modo da poterle girare intorno ed ammirare tutte le sue meraviglie. Si tratta di una piccola isola lunga circa un chilometro e larga 500 metri. Sulla sponda che dà verso Portopalo di Capo Passero è possibile vedere i caseggiati dell'antica tonnara con gli scieri, cioè le barche usate per pescare, e le grandi ancore di ferro.
L'isola delle correnti
L’Isola delle Correnti è una piccola isola di forma tondeggiante, che si estende per circa 10.000 metri quadri, raggiungendo un’altezza massima di 4m sul livello del mare.
Collegata a Portopalo da una fine lingua di pietra, incanta per la sua bellezza selvaggia ed incontaminata. All’interno dell’isola i pochi segni del passaggio dell’uomo sono rappresentati dal suggestivo faro, una piccola struttura militare in disuso e poche abitazione dove un tempo risiedevano il guardiano del faro assieme alla sua famiglia. L’isola delle correnti per la sua posizione rappresenta una sorta di confine ideale tra lo Ionio e il Mar Mediterraneo. Le correnti che si generano dall’incontrarsi di questi due mari, danno vita a increspature e colori in continua evoluzione… da qui deriva il nome “Isola delle Correnti”.